giovedì 19 luglio 2007

LO ZEN PER UN VIAGGIO IN BICI

Fare un viaggio in bici non è una cosa che si improvvisa facilmente. Non è un viaggio fatto con un mezzo qualsiasi. E poi obiettivamente un mezzo non lo è, ma sei tu il mezzo. Quando una macchina o una moto ti porta lontano non sei tu che sei andato ma è lei che ti ha portato. In bici sei tu che porti e non la bici che ti porta. Ci vuole costanza unita a una buona dose di maturità e tanta voglia di sacrificio che crea la riuscita del viaggio. Ci vogliono mesi per un’adeguata preparazione e a volte tutto ciò non basta. La forza di carattere deve prevalere e tutto quello che si fa lo si fa in competizione solo con se stesso. Quindi non hai nessuno da raggiungere o dover dimostrare, se non le tue mete che hai prefissato e i tuoi traguardi sono il fatto che hai conquistato da solo le tue terre.

Sono partita, era da tanto tempo che aspettavo questo momento e finalmente ho inforcato i miei pedali unici pistoni di viaggio e via…. Tutto all’inizio era come doveva figurava, e non c’era niente che non avevo immaginato di più. Non sempre le cose vanno come devono andare ma è appunto questo che ci si aspetta da un viaggio del genere. Molti potrebbero pensare che non è un viaggio di piacere, quando è rovinato dall’imprevisto ma è proprio questo che tempra il proprio carattere. Di tanto in tanto ci si ferma e si riflette con quella soddisfazione segnata nel viso.

Dunque si arriva alla meta, ma resta il fatto ineluttabile che vorresti ancora viaggiare e ancora andare. Il trionfo è appunto questo e cioè la voglia che ti rimane dentro. Il cicloviaggiatore và in silenzio a volte da solo e a volte no, poichè è sempre con solo i suoi pensieri e il suo compagno di viaggio è la sua bici. Tutto le ruota intorno, anche le riflessioni quotidiane. Con te hai il necessario e niente di più perché è tutto peso morto che ti porti appresso e associ presto che nella vita ti basta poco: più sei leggero nel corpo e più ti senti leggero nell’anima. La quiete tutt’intorno ti lega con il silenzio della natura mentre nella tua mente si immortalano gl’incantevoli scorci di paesaggi. E’ un’immensa gioia sentire di conquistare le città a colpi di pedali sognando che il tuo arrivo sarà la tua prossima partenza.

5 commenti:

balpa ha detto...

Questo post è ricchissimo di perle di saggezza (Non sempre le cose...; Con te hai il necessario e niente di più...) che l'ho letto e riletto più volte, restando senza parole.

Complimenti per l'invidiabile viaggio.

hermansji ha detto...

Ciao, il tuo blog è interessante se vuoi puoi promuoverlo, inserendo una recensione per categoria sul mio nuovo blog: linkperte.blogspot.com

linkXte

Mary ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Mary ha detto...

ciao vedo che anche tu sei di ravenna come me, vorrei aggiornare i miei link con altri blog della zona. ti andrebbe di scambiarci i link?

amicoinviaggio ha detto...

ciao! complimenti per le tue esperienze, una cicloviaggiatrice da sola è cosa rara. ti va di venire a raccontare in un post sul mio sito qualcosa dei tuoi viaggi? è amicoinviaggio.it, se ti va dagli un'occhiata e fammi sapere a info@amicoinviaggio.it
Ciao e brava,
Alessandro